Di Giandiego Marigo
Premetto, come sempre, che a parlarvi .. a scrivervi è uno
scribacchino, un poetastro, uno di voi, non un raffinato
intellettuale dalle dotte e circostanziate citazioni ed ancor meno un
acuto e profondo docente dall'enciclopedica preparazione e
conoscenza. Mi esprimerò quindi con i limiti di queste mie
scarsissime capacità … abbiatene comprensione e non giudicatemi
con troppa severità
Ormai la lista per
Tsipras Presidente è cosa in itinere, ne siamo felici, nel nostro
piccolo speriamo d'avervi contribuito, non foss'altro che con la
nostra piccola esistenza.
È partita. anche se
forse non nel modo migliore possibile, sebbene ancora retaggio di
gruppi organizzati e di ortocultori specializzati, siano essi
segretari di partito o intellettuali conseguenti, santificati e ben
remunerati. ognuno in piena proclamazione del proprio diritto di primogenitura.
I tempi ristretti, i costi intrinsechi del volontariato in politica, l'abitudine
ormai consolidata all'Assemblea Romana, l'abitudine inveterata alla
delega partitica e la conseguente partecipazione parcellizzata ed
incanalata, ne stanno dettando i tempi E GLI IMMANCABILI LITIGI DI NASCITA. Litigi ed antichi rancori, che, allo stato, potrebbero ancora sfociare in più liste in appoggio a Tsipras. vanificando la speranza di un passo avanti verso la visione d'una sinistra vera ed unita in questo paese.
Ci ritroveremo a parlare
di un'unificazione momentanea, organizzata dalle segreterie, su
tematiche spesso non condivise e non patrimonio di una base ampia e
composita, ma semmai di un'avanguardia immortale e persistente, che troppo spesso passa il suo tempo più in disquisizioni su dettagli libreschi
e scarsamente influenti (relativamente) piuttosto che nella
condivisione delle proprie esperienze e delle proprie pratiche di
vita.
Comunque è partita … e
speriamo che me la cavo.
Quello che sta succedendo
è che le segreterie, gli intellettuali di rappresentanza, i
movimenti, i numerosi partiti comunisti si stanno interrogando sulla
propria convenienza a partecipare a questa “avventura”, e su quale sia il loro lato migliore per mettersi a "favore di camera" per quella
che si annuncia, nelle speranze un'ampia confluenza, che noi
confidiamo che sia unitaria da SeL a tutta la sinistra radicale sul
nome di Tsipras.
L'avremmo preferita , realmente, dal basso ci
abbiamo persino provato, ma il tempo e la scarsità di mezzi, la pochezza della nostra voce, sono
stati tiranni.
Confidiamo almeno che sia
ampia e che costringa i diversi ad ritornare a contatto, a parlarsi …
a condividere le proprie esperienze ad avvicinarsi quel tanto da
rispecchiarsi l'uno nell'altro … foss'anche per opportunità,
convenienza e strumentalità elettorale.
E a questo punto che la
nostra esistenza come movimento “SINISTRA UNITA- AreA di
Progresso e Civiltà” acquisisce senso ed importanza, pur nella
pochezza della nostra organizzazione attuale e nei limiti delle
nostre scarse capacità di “fascinazione” legate a mezzi
scarsi ed alla conseguente scarsità di “professionisti”
della politica.
Partendo dalla nostra
convinzione che sia dal basso, circolarmente ed orizzontalmente,
sulla base di una grandissima e ampia partecipazione che debba
nascere e crescere questa nuova possibilità.
Abbiamo un'occasione
quindi, quella di far sentire il peso della volontà della base a
questi signori e facendolo, ribaltare, rinnovare e ri-verificare il
rapporto che ci ha portati ad una dolorosa ininfluenza ad un peso
scarso e nullo nel contesto politico di questo paese.
Sperando di riuscire ad
affermare in questo modo un soggetto plurale, socialista, libertario
d'ispirazione marxista … che sappia cogliere il momento,
ristabilire un contatto, rinnovare un linguaggio.
Che sappia far
nascere un'Area di Progresso e Civiltà che dia finalmente un senso
spiritualmente, eticamente e politicamente maturo e compiuto al termine
“Progressista” sostituendo
alla chiacchiera l'azione, sulle cose minute ed ancor meglio l'esempio
delle scelte di vita e delle premesse ideali, superando quindi la
definizione per arrivare, finalmente, alle pratiche tangibili.
Rimarcando
nei comportamenti la differenza dall'area della conservazione, non
nelle perorazioni ipotetiche.
Quello
che noi dovremmo e vorremmo fare come “S.U. AreA” sarebbe proprio
questo … essere movimento, superare le spiagge desolate delle
logiche partitiche per approdare all'ampia spiaggia delle pratiche a
confronto, dell'Agorà delle idee, della ricerca costante d'una
visione d'insieme.
Non
è impossibile, non lo è stato negli anni dei Movimenti di
Massa (ci
sia permesso un rapido fugace riferimento ad un linguaggio degli anni
settanta) quando
il confronto elaborato dalle avanguardie trovava realizzazione in
un'ampia area d'opinione e di “movimento”
che era la “sinistra italiana”.
Anche
allora esisteva il revisionismo,
anche allora qualcuno meditava “compromessi” più
o meno storici anzi proprio allora si iniziò a pensarli, ma
nonostante questo esisteva un'amplissima
area in movimento dove si condiivideva , in linea di principio una
visione di mondo … verso un'analogo rinnovato alla luce dei nostri
anni noi vorremmo spingere.
Una
domanda sorge spontanea ed io la
propongo alla vostra
riflessione, sebbene sia, in
fondo, una divagazione: Fu
la forza di movimento reale a determinare
la linea delle avanguardie o furono queste ultime ad indirizzare il
suo passo, forse fu soltanto
osmosi, ma in quegli anni dimenticammo i comportamenti ed in questo
modo decretammo la nostra stessa fine pur
avendo chiarezza della loro esistenza.
Incoerenza
nei comportamenti insieme alla follia della lotta armata e all'eroina
del sistema determinarono la fine di quei giorni
Non
ripetiamo oggi questo errore e soprattutto non
arrendiamoci alla frammentazione ed alla testimonianza.
La Lista per Tsipras
può essere il rpimo passo verso la creazione di quest'AreA
posto che noi … i suoi interpreti principali si sia in grado di affermarlo, con la
forza della partecipazione
e dell'orizzontalità,
reclamando e difendendo il controllo democratico
e la forza della democrazia diretta,
quantomeno in fase di definizione dei nostri stessi contenuti.
Sino
ad Usarla
anche in termini fattivi in fase di definizione delle linee interne e
delle liste, magari con un'ampia consultazione che ridia alla nostra
gente la centralità delle scelte e della loro qualità. Questa è la
mission che SINISTRA UNITA – AreA di Progresso e Civiltà
si pone, in
termini strategici.
L'inizio
di un percorso realmente unitario dell'intera AreA partendo da questa
esperienza approfittando della grande possibilità ch'essa contiene,
pur nella pochezza attuale della nostra consistenza noi percorreremo
questa strada e ve la
proporremo perché siate con noi … per condividerla
E
finisco, ancora adesso, in questo stesso momento, la domanda che si
pone qundo ci si
presenta
nelle istanze pseudo unitarie o
si parli delle candidature, delle prospettive e dei contenuti di
questa lista è: “Quanti siete?”
, “Da dove venite?” …
“Chi sono i vostri referenti ?”
dovremo arrivare a far sì che la domanda più importatnte sia “Cosa
avete da proporre?” , “Cosa dite?”,
“Quali sono i vostri contenuti … Quali i vostri
comportamenti?”
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