domenica 19 gennaio 2014

QUELLO CHE STA SUCCEDENDO … E QUELLO CHE DOVREMMO FARE!



Di Giandiego Marigo

Premetto, come sempre, che a parlarvi .. a scrivervi è uno scribacchino, un poetastro, uno di voi, non un raffinato intellettuale dalle dotte e circostanziate citazioni ed ancor meno un acuto e profondo docente dall'enciclopedica preparazione e conoscenza. Mi esprimerò quindi con i limiti di queste mie scarsissime capacità … abbiatene comprensione e non giudicatemi con troppa severità
Ormai la lista per Tsipras Presidente è cosa in itinere, ne siamo felici, nel nostro piccolo speriamo d'avervi contribuito, non foss'altro che con la nostra piccola esistenza.
È partita. anche se forse non nel modo migliore possibile, sebbene ancora retaggio di gruppi organizzati e di ortocultori specializzati, siano essi segretari di partito o intellettuali conseguenti, santificati e ben remunerati. ognuno in piena proclamazione del proprio diritto di primogenitura. 
I tempi ristretti, i costi intrinsechi del volontariato in politica, l'abitudine ormai consolidata all'Assemblea Romana, l'abitudine inveterata alla delega partitica e la conseguente partecipazione parcellizzata ed incanalata, ne stanno dettando i tempi E GLI IMMANCABILI LITIGI DI NASCITA. Litigi ed antichi rancori, che, allo stato, potrebbero ancora sfociare in più liste in appoggio a Tsipras. vanificando la speranza di un passo avanti verso la visione d'una sinistra vera ed unita in questo paese.
Ci ritroveremo a parlare di un'unificazione momentanea, organizzata dalle segreterie, su tematiche spesso non condivise e non patrimonio di una base ampia e composita, ma semmai di un'avanguardia immortale e persistente, che troppo spesso passa il suo tempo più in disquisizioni su dettagli libreschi e scarsamente influenti (relativamente) piuttosto che nella condivisione delle proprie esperienze e delle proprie pratiche di vita.
Comunque è partita … e speriamo che me la cavo.
Quello che sta succedendo è che le segreterie, gli intellettuali di rappresentanza, i movimenti, i numerosi partiti comunisti si stanno interrogando sulla propria convenienza a partecipare a questa “avventura”, e su quale sia il loro lato migliore per mettersi a "favore di camera" per quella che si annuncia, nelle speranze un'ampia confluenza, che noi confidiamo che sia unitaria da SeL a tutta la sinistra radicale sul nome di Tsipras.  
L'avremmo  preferita , realmente, dal basso ci abbiamo persino provato, ma il tempo e la scarsità di mezzi, la pochezza della nostra voce, sono stati tiranni.
Confidiamo almeno che sia ampia e che costringa i diversi ad ritornare a contatto, a parlarsi … a condividere le proprie esperienze ad avvicinarsi quel tanto da rispecchiarsi l'uno nell'altro … foss'anche per opportunità, convenienza e strumentalità elettorale.
E a questo punto che la nostra esistenza come movimento “SINISTRA UNITA- AreA di Progresso e Civiltà” acquisisce senso ed importanza, pur nella pochezza della nostra organizzazione attuale e nei limiti delle nostre scarse capacità di “fascinazione” legate a mezzi scarsi ed alla conseguente scarsità di “professionisti” della politica.
Partendo dalla nostra convinzione che sia dal basso, circolarmente ed orizzontalmente, sulla base di una grandissima e ampia partecipazione che debba nascere e crescere questa nuova possibilità.
Abbiamo un'occasione quindi, quella di far sentire il peso della volontà della base a questi signori e facendolo, ribaltare, rinnovare e ri-verificare il rapporto che ci ha portati ad una dolorosa ininfluenza ad un peso scarso e nullo nel contesto politico di questo paese.
Sperando di riuscire ad affermare in questo modo un soggetto plurale, socialista, libertario d'ispirazione marxista … che sappia cogliere il momento, ristabilire un contatto, rinnovare un linguaggio. 
Che sappia far nascere un'Area di Progresso e Civiltà che dia finalmente un senso spiritualmente, eticamente e politicamente maturo e compiuto al termine “Progressista” sostituendo alla chiacchiera l'azione, sulle cose minute ed ancor meglio l'esempio delle scelte di vita e delle premesse ideali, superando quindi la definizione per arrivare, finalmente, alle pratiche tangibili.
Rimarcando nei comportamenti la differenza dall'area della conservazione, non nelle perorazioni ipotetiche.
Quello che noi dovremmo e vorremmo fare come “S.U. AreA” sarebbe proprio questo … essere movimento, superare le spiagge desolate delle logiche partitiche per approdare all'ampia spiaggia delle pratiche a confronto, dell'Agorà delle idee, della ricerca costante d'una visione d'insieme.
Non è impossibile, non lo è stato negli anni dei Movimenti di Massa (ci sia permesso un rapido fugace riferimento ad un linguaggio degli anni settanta) quando il confronto elaborato dalle avanguardie trovava realizzazione in un'ampia area d'opinione e di “movimento” che era la “sinistra italiana”.
Anche allora esisteva il revisionismo, anche allora qualcuno meditava “compromessi” più o meno storici anzi proprio allora si iniziò a pensarli, ma nonostante questo esisteva un'amplissima area in movimento dove si condiivideva , in linea di principio una visione di mondo … verso un'analogo rinnovato alla luce dei nostri anni noi vorremmo spingere.
Una domanda sorge spontanea ed io la propongo alla vostra riflessione, sebbene sia, in fondo, una divagazione: Fu la forza di movimento reale a determinare la linea delle avanguardie o furono queste ultime ad indirizzare il suo passo, forse fu soltanto osmosi, ma in quegli anni dimenticammo i comportamenti ed in questo modo decretammo la nostra stessa fine pur avendo chiarezza della loro esistenza.
Incoerenza nei comportamenti insieme alla follia della lotta armata e all'eroina del sistema determinarono la fine di quei giorni
Non ripetiamo oggi questo errore e soprattutto non arrendiamoci alla frammentazione ed alla testimonianza.
La Lista per Tsipras può essere il rpimo passo verso la creazione di quest'AreA posto che noi … i suoi interpreti principali si sia in grado di affermarlo, con la forza della partecipazione e dell'orizzontalità, reclamando e difendendo il controllo democratico e la forza della democrazia diretta, quantomeno in fase di definizione dei nostri stessi contenuti.
Sino ad Usarla anche in termini fattivi in fase di definizione delle linee interne e delle liste, magari con un'ampia consultazione che ridia alla nostra gente la centralità delle scelte e della loro qualità. Questa è la mission che SINISTRA UNITA – AreA di Progresso e Civiltà si pone, in termini strategici.
L'inizio di un percorso realmente unitario dell'intera AreA partendo da questa esperienza approfittando della grande possibilità ch'essa contiene, pur nella pochezza attuale della nostra consistenza noi percorreremo questa strada e ve la proporremo perché siate con noi … per condividerla

E finisco, ancora adesso, in questo stesso momento, la domanda che si pone qundo ci si presenta nelle istanze pseudo unitarie o si parli delle candidature, delle prospettive e dei contenuti di questa lista è: “Quanti siete?” , “Da dove venite?” “Chi sono i vostri referenti ?” dovremo arrivare a far sì che la domanda più importatnte sia “Cosa avete da proporre?” , “Cosa dite?”, “Quali sono i vostri contenuti … Quali i vostri comportamenti?”

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