LA NOSTRA VISIONE
Per noi essere di
Sinistra significa credere in una politica fondata sulla giustizia
sociale e sull'ascolto, condivisione e rappresentazione degli
interessi e dei bisogni dei lavoratori e dei ceti popolari. Significa
agire, pensare ed essere altro che non dei collaboratori e dei servi
dell'unico pensiero, significa accettare la sfida di una spiritualità
complessa, che si integra, che scopre di essere parte di una unità e
non padrona del pianeta, che condivide, che partecipa e che
solidarizza, che rinuncia alla competizione per proporre la
condivisione.
Ben consci esista chi ha
tradito e screditato i valori che l'hanno caratterizzata nella sua
storia, ma che ancora si arroga d'esserne portatore ed interprete (i
governi di centrosinistra; il Partito Democratico), restiamo convinti
serva recuperare quanto di meglio la Sinistra ha elaborato nel suo
lungo cammino: i movimenti di lotta per l'emancipazione dei
lavoratori, la loro presa di coscienza e di identità. La Sinistra
delle Leghe e delle Società di mutuo soccorso. La Sinistra
comunista, socialista, liberalsocialista, anarchica, ambientalista,
dei beni comuni.
La Sinistra che
implementa e crea un suo circuito, che ribalta le leggi di mercato,
che le stravolge laddove necessario con il medesimo arbitrio di chi
le ha piegate alle proprie esigenze (pur essendo una sparuta
minoranza). Forte, da una parte, della propria rappresentanza
popolare, dall'altra di una cultura altra, di un percorso diverso, di
un altro pensiero, di un'altro modo di vedere e percepire il mondo
che ci circonda.
Bisogna dunque superare
divisioni oggi incomprensibili ed anacronistiche e ritrovare
l'essenza, l'identità, il significato autentico dell'essere di
Sinistra: trasformare – seguendo gli ideali di uguaglianza, libertà
e fratellanza - la società e l'organizzazione capitalistica dei
rapporti economici che largamente la determinano per consentire ad
ogni essere umano, liberato dal bisogno, di poter esprimersi
pienamente nelle proprie attitudini, nel proprio talento, nella
propria ricerca della felicità.
Anche per questo
Noi ci riconosciamo nella
Costituzione nata dalla Resistenza che riteniamo non già da
difendere ma da attuare, cambiando i rapporti di forza sociali e
politici in essere.
Noi crediamo, così come
indica la Costituzione e combattendone strenuamente le degenerazioni,
nel ruolo dei partiti, dei sindacati, dei corpi intermedi, di tutte
quelle forme di organizzazione attraverso cui i cittadini partecipano
alla vita democratica e concorrono collettivamente alla definizione
del bene comune.
Il finanziamento dei
partiti e la retribuzione degli eletti, entro limiti decorosi e
moralmente compatibili con le retribuzioni medie dei lavoratori,
sono necessari se non si vuole che la politica sia appannaggio
esclusivamente dei ricchi e dei potenti.
Noi pensiamo che non
saranno il mercato, la crescita, la competitività, l'impresa
liberata da regole e da tasse, l'estensione del precariato ad
assicurare a tutti lavoro e benessere.
Noi crediamo nella
necessità di un controllo collettivo e pubblico sull'economia che si
realizzi sia attraverso l'intervento dello Stato che attraverso forme
di autogestione delle aziende e dei beni comuni per garantire l'equa
distribuzione della ricchezza, la razionalità dell'impiego delle
risorse, la piena occupazione, la compatibilità delle attività
produttive con la salute dei cittadini ed i limiti posti dalla
natura, la presenza dell'Italia nei settori strategici
dell'economia.
La democrazia può
esistere solo se la politica non è presa in ostaggio da ristrette
oligarchie economiche.
Noi pensiamo che sia
necessario reinternalizzare nelle strutture della pubblica
amministrazione produzioni, servizi, la progettazione e l'esecuzione
delle opere pubbliche per combattere criminalità organizzata,
evasione fiscale, corruzione.
Noi crediamo che
l'intervento pubblico nell'economia, perché non si trasformi in
ossessivo potere burocratico, debba essere soggetto a regole di
trasparenza, al controllo ed alla partecipazione attiva dei
cittadini e debba integrarsi con forme di autogestione di siti
produttivi e dei beni comuni e con l'iniziativa economica privata
compatibile con il bene pubblico.
Noi crediamo che tutte le
conquiste dello Stato sociale – la scuola pubblica, la sanità
pubblica, la previdenza pubblica, l'edilizia pubblica – debbano
essere rafforzate e rese più efficienti e non smantellate e
privatizzate, per garantire l'uguaglianza e la piena integrazione dei
cittadini nella società.
Noi crediamo che l'essere
umano realizza pienamente sé stesso – in un quadro di valori
rappresentato dalla pace, dalla fratellanza, dalla solidarietà,
dalla necessità di un rapporto armonioso con l'ambiente naturale,
dalla centralità dell'istruzione e della cultura e della
preservazione del patrimonio artistico e archeologico - in una
società della condivisione e della cooperazione e non in quella dove
la competizione è il valore assoluto.
Noi crediamo nella
laicità dello Stato rispettoso delle scelte personali dei credenti e
dei non credenti.
Tutto questo –
l'insieme delle politiche economiche, sociali, ambientali - richiede
di abbandonare i dogmi dell'austerità e del pareggio di bilancio, di
ripensare gli strumenti e i metodi di finanziamento della spesa
pubblica per le quali lo Stato deve riconquistare la propria
sovranità liberandosi dalla dittatura dei mercati, di combattere
perché tutto questo possa diventare compatibile con le regole
dell'Unione Europea.
Noi pensiamo che per
restituire alla Sinistra di Alternativa la centralità
politica e sociale che le compete, tenuto conto dei formidabili
fattori di distorsione della sovranità popolare che abbiamo di
fronte (il dominio delle élite economiche, la subalternità nei
confronti di alcune potenze straniere a partire dagli Stati Uniti,
l'informazione asservita al potere, la criminalità organizzata, la
corruzione e il voto di scambio, il ruolo delle gerarchie vaticane)
sia necessario:
Unire organizzativamente
le forze di tutti coloro che non si rassegnano al dominio
incontrastato del capitalismo e del liberismo.
Affermare con rigore e
intransigenza la nostra diversità e la nostra estraneità alle
passate esperienze del centrosinistra e a questo Partito Democratico
con il quale non è possibile alcuna alleanza e condivisione di
responsabilità di governo nemmeno a livello locale.
Denunciare senza
reticenze il ricorso alla guerra e l'attentato ai diritti inviolabili
dell'essere umano in ogni parte del mondo e da chiunque vengano
perpetrati e dunque evidenziare anzitutto le evidenti responsabilità
al riguardo di Stati Uniti ed Israele.
Adottare un linguaggio ed
uno stile nella comunicazione ad un tempo radicale e popolare capace
di parlare alla testa, al cuore e alla pancia delle persone.
Crediamo, peraltro, che
questo non debba essere frutto di una verniciatura esteriore di
convenienza o di marketing ma derivare dalle scelte comportamentali e
di vita, in modo naturale e conseguente. Siamo convinti che nulla
più dell'essere possa implementare, diffondere e valorizzare la
nostra visione. In questa ottica è
indispensabile intraprendere una grande battaglia culturale,
informativa e, se necessario, di alfabetizzazione contro il profitto
quale unico motore dello sviluppo economico e dei rapporti sociali.
Proponendo ogni qualvolta possibile circuiti e percorsi diversi ed in
diretta concorrenza con le leggi arbitrarie di un mercato senza
alcuna considerazione per l'essere vivente.
Considerare assolutamente
necessaria e prioritaria la costruzione di una presenza capillarmente
diffusa sul territorio per affiancare e sostenere le lotte sociali ed
ambientali locali e per riuscire ad avvicinare e parlare con le
persone, oltre e contro le logiche del marketing politico, diventando
un punto di riferimento per la soluzione di problemi e bisogni
concreti.
IL PERCORSO CHE
PROPONIAMO
Per noi ciò che viene
prima è l'unità di tutti coloro che partendo dall'uguaglianza,
dalla liberazione dal bisogno, dai diritti inviolabili dei cittadini,
dal primato della persona rispetto al mercato e al profitto si
riconoscono in una visione alternativa a quella dominante e che ci
viene imposta come l'unica possibile.
Di fronte a questa
visione la scelta delle soluzioni concrete e delle tattiche
contingenti passa in secondo piano e deve essere il risultato di un
dibattito e di un confronto libero e approfondito tra chi aderisce
con lealtà e convinzione ad un progetto unitario.
Siamo troppo pochi e
troppo poco visibili per accettare di dividerci, prima ancora di
esistere come forza organizzata ed ampiamente insediata nella
Società, nel momento in cui si appresta a dispiegarsi in tutta la
sua violenza antisociale e antiegualitaria il progetto liberista e di
esproprio di ciò che resta della democrazia nominale condotto da
Matteo Renzi con il sostegno dei grandi potentati economici e del
mainstream informativo.
Ma perché tutti possano
sentirsi parte di un progetto comune è necessario che a tutti sia
data la possibilità di concorrere ad una sintesi condivisa e questo
può realizzarsi solo attraverso l'elezione di una Costituente della
Sinistra secondo il principio “una testa, un voto”: i delegati
della Costituente devono essere scelti, in rappresentanza delle
mozioni che verranno presentate, da tutti coloro che hanno deciso di
aderire al costituendo nuovo soggetto politico.
IL NOSTRO RUOLO
Noi vogliamo essere un
movimento d'opinione organizzato per stimolare, sorvegliare,
influenzare, secondo le linee che abbiamo indicato, il necessario
processo di ricostruzione e di unificazione della Sinistra che si è
aperto con la lista l'Altra Europa con Tsipras.
Non contro ma insieme ai
partiti ed ai soggetti collettivi della Sinistra, alle personalità
del mondo intellettuale e del giornalismo che hanno promosso la lista
Tsipras e ai comitati che si sono costituiti sul territorio per
sostenerla.
Ciò che noi vogliamo non
si ripeta dell'esperienza della lista Tsipras, pur riconoscendone
l'indiscutibile valore, è l'esproprio della direzione della
costruzione di un nuovo soggetto politico da parte di vertici (si
tratti di garanti autonominati o di segreterie di partito) senza la
legittimazione di un esplicito mandato da parte del popolo della
Sinistra. E ciò se si vuole costruire davvero una Sinistra unita e
plurale, se non si vogliono alzare muri dentro la nostra stessa area
politica.
Per questo, poiché
temiamo che ancora una volta egoismi e personalismi, miopi calcoli di
interesse e di potere possano ostacolare il necessario processo di
ricostruzione di una Sinistra in grado di recitare un ruolo centrale
nella Società e nella Politica, chiediamo alle compagne, ai
compagni, ai gruppi che condividono quanto qui abbiamo esposto di
unirsi a noi, aderendo al nostro Movimento, e di fare fronte comune
per non perdere anche questa occasione: davvero non c'è più tempo e
non possiamo permetterci altri fallimenti.
Per aderire scrivere
all'indirizzo mail: sinistraunitaitaliana@gmail.com
SINISTRA UNITA - AreA di Progresso e Civiltà
Concordo pienamente, e con me sono certo lo faranno molte altre persone, a patto che, preliminarmente, oltre che le condizioni di assoluta democrazia e orizzontalità, ben espresse e rivendicate in questo bell'articolo, si ponga anche quella della massima coerenza in ogni aspetto e scelta, per prima interne, ad esempio bandendo il parassitismo partitocratico coi suoi svariati e vergognosi finanziamenti pubblici, e ci si apra a tutte le realtà sane e costruttive della politica e della società, in primis il M5S, che non va pre-giudicato o mal giudicato, essendo stato ben più coerente e pulito di molte altre realtà sedicenti di sinistra. Credo ci si potrà allora rivolgere anche alla gran massa di non votanti, che prima ed oltre ad essere simpatizzanti od ex simpatizzanti di destra o sinistra, o anche semplicemente indifferenti all'accadere politico e sociale, si potrebbero riconoscere in un'unione di tale spessore ed ampiezza, votando e partecipando finalmente per un Paese più giusto e dignitoso.
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