martedì 25 febbraio 2014

LA FEDELTA’, LA FIDUCIA E LA BUGIA


di Clara Denaro
Venerdì 17 Gennaio 2014 Matteo Renzi durante un’intervista televisiva a Daria Bignardi disse: “Io a Palazzo Chigi? Solo passando dalle elezioni, non attraverso inciuci di palazzo.”
Appena 35 giorni dopo aver pronunciato quelle parole, Renzi era davanti al Presidente della Repubblica nelle cui mani giurava fedeltà alla Costituzione, per poter pienamente ricevere l’incarico di Primo Ministro e presentarsi al Parlamento per avere la fiducia.
Esaminiamo alcuni aspetti di questa vicenda: fedeltà, fiducia e bugia.
In quei trentacinque giorni non si sono svolte consultazioni elettorali nazionali, il popolo italiano non si è espresso in alcun modo su come, e specificatamente da chi, volesse essere governato, eppure Matteo Renzi obliando quanto aveva detto proprio lui poche settimane prima, ha ritenuto sua prerogativa smantellare il governo precedente ed insediarsi a Palazzo Chigi. Il fatto che più ha suscitato varie reazioni e sentimenti è stato che la persona da lui defenestrata era proprio un suo collega di partito: quello sventurato Enrico che non ha fatto in tempo a seguire il consiglio di serenità e invece si è trovato a far i conti con uno scaricamento memorabile. Il fatto che entrambi appartenessero allo stesso partito politico non ha minimamente influito sull’attività da schiacciasassi di Renzi, dando adito ancor di più a coloro che lo accusano di essere un sodale di Berlusconi piuttosto che un rappresentante di un partito di sinistra. Il requisito della fedeltà quindi, che sia nei confronti di un collega di partito o massimamente verso degli ideali politici, non è facilmente ritrovabile nel modo di muoversi e di agire del giovane leader.

Coloro che si contrassegnano per azioni simili a quella di cui si è appena detto, difficilmente possono suscitare la fiducia in chi li osserva e soprattutto in chi deve stare loro vicino. A questo punto sarà logico per tutti quelli che, per vari motivi, incroceranno la strada di Renzi temere una coltellata ( politicamente parlando). Il precedente sarà sempre presente nella vita politica di Renzi, e avrà sicuramente il suo peso. Qualcuno ha detto che se gli estimatori di Letta si sono affievoliti, possiamo dire che comunque egli non ha nemici. E questo è tanto in politica. Al contrario Renzi di nemici, o comunque di persone che lo temono e non si fideranno di lui ne avrà a iosa, sicuramente fra i suoi compagni di partito ma ugualmente nell’intero ecosistema della politica italiana. Mai più nessuno si fiderà di lui, né amici né avversari.

Anche i semplici elettori di sinistra non potranno più nutrire una grande fiducia nel segretario del Partito Democratico. Renzi nel suo discorso al Senato ha detto: “Questo è un governo politico” e con tali parole ha nitidamente posizionato il suo partito in un’alleanza “politica” con il centrodestra di Alfano, rinnegando di fatto gli ideali della Sinistra, perché a questo punto non si capisce cosa il suo governo potrebbe proporre di sinistra insieme ad alleati come Carlo Giovanardi e Eugenia Roccella. Da qui alla definizione di “bugiardo” (sempre politicamente parlando) il passo è brevissimo. Aveva detto ai fiorentini che avrebbe fatto ancora il sindaco, appena eletto segretario del pd affermava di voler rimanere a Palazzo Vecchio per occuparsi di Firenze, e invece solamente due mesi dopo ha trovato il modo di mollare la sua città per atterrare a Roma; ha fatto finta di sostenere Enrico Letta e invece lo ha raggirato malamente; nel suo programma per la campagna delle primarie aveva scritto : “Pensiamo che le larghe intese siano una faticosa eccezione, non la regola”, e poi ha fatto un nuovo governo di coalizione con Alfano; ha detto che “Il PD deve dettare l’agenda, non subirla: e questo anche nel tempo delle grandi intese”, e poi ha seraficamente confessato che lui le preferenze in una nuova legge le avrebbe anche volute, ma a Berlusconi non poteva dire di no. Renzi è figlio dei reality show delle Tv del biscione e della politica fatta in questi anni dal biscione: una politica di annunci vuoti e slogan pubblicitari. Tutto ciò lo rende l’inaffidabile per eccellenza.


















Nessun commento:

Posta un commento