I gestori del potere internazionale cercano di affrontare i nuovi scenari economici fornendo delle indicazioni sulle politiche nazionali da affrontare, affinché si possa continuare a sostenere lo status economico dell'occidente senza finire nel baratro, che in realtà non è altro che la perdita del potere che passa dall'occidente a altri soggetti economici.
Dunque, difronte all'attacco da est, essi ci propongono in prima istanza la cessione dei servizi pubblici e per seconda richiesta la riforma del mercato del lavoro.
Quindi "passo dopo passo", con cautela e a volte con arroganza, ci propongono la cura del male di cui viviamo ( secondo loro) che sembra anche agli occhi di un modesto cittadino, una cura con i farmaci che hanno generato la malattia.
Ma in verità non è proprio così: loro cercavano da tempo con la stessa medicina di arrivare a questo modello di società che passo dopo passo, regredisce verso un modello economico a cui si aspirava 150 anni fa, prima delle rivendicazioni sociali, sindacali e di progresso dei lavoratori tutti.
Quindi signori come Ichino e economisti Brunettiani, servi di quel potere internazionale vogliono indurci a rimettere in gioco i diritti e le tutele che sono costate sangue e galera ai nostri Nonni.
Quindi Ichino ci dice che :" l'art 18 come tutti i vari tabù dei lavoratori verranno cancellati perché così va il mondo" ci avverte che " se non si livellano verso il basso i diritti a tutti i lavoratori, ci sarà più del 50 % di essi che non avrà alcun diritto, nemmeno al lavoro" .
Continua attribuendo ai giudici per il reintegro l'incompetenza in materia di economia aziendale( dunque perchè non prepararli?) e che le ristrutturazioni aziendali, le ottimizzazioni devono essere una libertà dei dirigenti delle aziende.
Sembra quasi una motivazione plausibile, ma Ichino dimentica e omette molte cose a riguardo.
Cosa è una ristrutturazione aziendale? Chi le fa e perché? Come si interviene?
Una ristrutturazione aziendale è solitamente una specie di spending rewiew , che cerca di ottimizzare la produzione, magari contando i minuti che un lavoratore utilizza per le esigenze fisiologiche, conta le pause, le ore che si possono utilizzare per straordinari, per lavorare sabato, domenica notte. cioè utilizzare la forza lavoro al massimo che si può.
Se stringiamo la cinghia vedrai che qualche licenziamento per giusta ( loro giustizia) causa esce!
Le fanno perché gli azionisti loderanno i manager e poi spesso ci sono bonus e stock action per loro sui dividendi.
Le fanno per intenderci i manager alla Marchionne.
Spesso una ristrutturazione aziendale è anche una delocalizzazione.
Quindi porto la produzione dove posso offrire meno salario, meno pause, meno ferie, meno malattie pagate, meno tasse, meno tutele e diritti ambientali.
Quindi oltre allo strapazzare i lavoratori, escludendone qualcuno per ristrutturazione, c'è la chiusura di interi impianti e come nel caso della FIAT, via tutta la società con sede legale e fiscale altrove.
Dunque l'art 18 eliminato è un grande passo: un passo avanti per i dividendi degli azionisti e per i guadagni dei manager da strapazzo.
Mi domanderete, ma perché oggi con l'art 18, non si fanno lo stesso le ristrutturazioni, le delocalizzazioni, le cassaintegrazioni e tutto il resto?
Si ma oggi c'è sempre quel art che ogni tanto gli da fastidio e giudici che reintegrano, così come il resto delle tutele, che nel momento in cui finisce l'azione del art 18, vedrai che ci saranno tante ristrutturazioni aziendali mirate all'eliminazione di persone non desiderate.
Quindi il primo passo ora è l'art.18 per poi poter ricattare sul resto dei diritti, e "passo dopo passo" torniamo indietro, quando c'era il padrone che era proprietario dei loro lavoratori.
Schiavi????
No gli schiavi avevano vitto e alloggio garantiti, i lavoratori senza diritti non sempre!
Ettore Davide Coscione
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