Pier Paolo Brega Massone |
di Maurizio Zaffarano
La sanità pubblica consegnata
all'inefficienza e alla disorganizzazione da una precisa e dolosa
volontà politica serve solo a favorire una sanità privata che
inesorabilmente assume un carattere truffaldino e criminale.
E' fin troppo facile portare elementi
(solo alcuni) che disegnano il quadro di questa sanità criminale:
big
pharma, le truffe sugli appalti ed i rimborsi sanitari ai
fornitori privati che hanno riguardato tutte le regioni italiane con
all'apice la Lombardia di Formigoni
e del San Raffaele di Don Verzé, la Santa Rita di Milano – la
clinica degli orrori – il cui primario di chirurgia toracica Pier
Paolo Brega Massone, dopo un'altra condanna a 15 anni per truffa
e lesioni, si è visto infliggere in primo grado la pena
dell'ergastolo con l'accusa di aver crudelmente ucciso e provocato
gravissime mutilazioni ai propri malati effettuando interventi
inutili al solo scopo di 'monetizzare' i pagamenti del sistema
sanitario nazionale per la clinica convenzionata, l'ultimo caso –
solo in ordine di tempo – della Residenza
Sanitaria Assistenziale di Savona in cui gli operatori sanitari,
trasformatisi negli aguzzini di un lager, massacravano di botte
disabili e malati di mente.
Chi non è più giovanissimo ricorderà
la vicenda Poggiolini
e la diffusione, per la dolosa assenza dei dovuti controlli, di
epidemie attraverso emoderivati infetti.
La domanda che fa Gino Strada ("perché un intervento che ad Emergency costa 1.750 euro viene pagato dal Servizio sanitario agli ospedali e alle cliniche convenzionate 20.000 euro?") chiarisce in modo inequivocabile le dimensioni della truffa che è stata organizzata sulla salute dei cittadini e a danno dei cittadini.
Il privato che opera nella sanità
raggiunge tanti più profitti quanto più sono maggiori la vendita di
farmaci, le prestazioni specialistiche, i ricoveri: più malati e più
malattie (al punto da arrivare ad “inventarli”) per avere più
guadagni. E tanti più profitti quanto più su riducono i costi, in
particolare del personale sanitario e della loro professionalità. Il privato si
pone dunque intrinsecamente in contrasto con il bene pubblico e
l'interesse comune.
Ricordiamocene quando ci dicono a reti
unificate che il 'privato' è bello ed efficiente ed il 'pubblico'
la rovina delle nostre finanze.
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