sabato 29 novembre 2014

DUBITO ... E SCUSATE IL DISSENSO


di giandiego
Mi sia permesso il dubitare, anche se l'ultimo grido della moda Gauche, sembra essere che qualora si individui (chi individua?) un filone , apparentemente comune, si debba aderirvi, d'accordo o meno... nel superiore nome ed interesse dell'unità.
L'obbedienza cieca non è di sinistra, non mi appartiene, non credo sia la soluzione. Ritenere che essa sia l'indirizzo comportamentale per una sinistra frastagliata e sparsa è stupido, oltre che supponente, a mio modestissimo parere.
Non sono affatto d'accordo, dicevo, credo piuttosto, pur essendo uno che mette al centro e che da la dignità di teoria politica di valore assoluto alla necessità dell'unità, che essa nasca dalla chiarezza e dalla discussione, piuttosto che dall'atteggiamento “pedissequo”.
Sono convinto che “l'atteggiamento unitario” non si misuri nel numero di sì che si dicono ad un “immaginario leader” e nemmeno dai bocconi amari che si è disposti ad ingoiare in suo nome, ma dal fatto che si “agisca e ci si comporti in modo unitario”.
Questo “ragionamento” mi deriva, in un periodo non facile per me ( lo scrivere mi pesa in questa fase) da alcune dichiarazioni “estremamente discutibili” da un paio di “Leader immaginari” d'area , innegabilmente, tsiprasiana (più o meno).
Mi riferisco alle dichiarazioni di Landini a proposito delle trivelle in Sicilia ed a quelle di Vendola attorno all'invenzione della Leopolda de no' artri “Human Factor” (si noti la raffinatezza dell'uso dell'inglese) che dichiara la volontà della “Sinistra di Vendola” (già lui l'ha sempre intesa in modo molto personale) di Battere Renzi (udite..udite) con Landini & Prodi.
Come dicevo all'inizio, permettetemi di dissentire e di dubitare.
Cominciamo da Landini, che ci ammannisce quest'altra perla … nel nome del Lavoro, secondo la quale si dovrebbero appoggiare le trivelle A) perchè danno lavoro B) perchè forniscono, a suo dire, le necessarie garanzie di scarso impatto e rispetto ambientale.
Sostanzialmente si tratta di un appiattimento, con invenzione di motivazioni sulla posizione renziana del fare ed un via libera al suo progetto di trivellare le coste italiche.
Un accomodamento in vista di future alleanze elettorali di fatto?
La lettera di GreenPeace in risposta a Landini stesso è molto efficace, pur con tutte le perplessità che il gruppo stesso ci sviluppa …
Quest'ultima dichiarazione del leader della FIOM ci chiarisce, però, il quadro.
Landini non può e non vuole rappresentare la risposta di un'AreA di reale alternativa.
Non vuole o non può immaginare un mondo diverso da questo, non vuole o non può tratteggiare una società che si muova su un paradigma diverso da quello che stiamo “drammaticamente” praticando.
Questa sua incapacità od impossibilità lo rende uno dei tanti, innumerevoli “meno peggio” che la sinistra italica ha praticato in questi ultimi anni, collezionando in tal modo fallimento su fallimento.
Egli vede uno sviluppo che si muove e si articola da quel che c'è, cioè non discute il modello capitalistico della società e le sue brutture, ma ne tratta i correttivi ad ipotetico vantaggio dei lavoratori.
È la medesima logica che conserva l'ILVA perchè dà lavoro, che tratta la salute, che monetizza la distruzione ambientale . La logica suicida con la quale i comuni si sono fatti pagare in rotonde il disastro ambientale della cementificazione a vuoto della grande logistica, quella che ha richiesto contropartite in parchi gioco alla creazione di inceneritori e discariche. Quella che monetizza la salute dei lavoratori in fabbrica.
La logica delle parole che non corrispondono alle azioni … la logica della trattativa, che pur avendo la sua utilità non può e non deve essere applicata quando si parli di linee di prospettiva e di proposizione, di visione, di proposte di progresso reale. del progetto di un mondo e di uno sviluppo altro ed alternativo a questo sistema ed a questo progetto. 
In questo Landini soffre tutto il poco che la CGIL è, a questo livello e tutti i limiti dei sindacati su questo argomento.
Malattia, per altro, di cui la sinistra radicale tutta soffre da tempo.
Questa sua incapacità lo rende inadeguato al ruolo di leader di una sinistra d'alternativa.
Io, per esempio, non potrei mai, a nessun prezzo, condividere questa sua dichiarazione, e sono molto, molto perplesso dal fatto che egli l'abbia fatta. Ed io non sono un estremista e nemmeno un talebano, anzi, molti mi definiscono moderato.
Come spiritualista non potrei accettare una premessa che giustifichi la distruzione sistematica della natura e del Pianeta Vivente in nome di un petrolio che è già in esaurimento da sempre, che continui a supporre l'impossibilità di liberarsi dalla schiavitù degli idrocarburi., così come non posso accettare questo sistema che ha prodotto tanti e tali disastri e non posso accettare che il leader della mia sinistra ipotizzi lo sdoganamento delle trivelle, del fracking, della ricerca disperata del petrolio difficile. della distruzione delle coste e l'inquinamento del mare.
La scelta di un modello di sviluppo alternativo al disastro capitalistico ed occidentale , deve essere assolutamente chiara, è a mio umilissimo (ed ovviamente inutile) parere una delle linee di demarcazione fra progressismo (utile) e conservazione (pseudo modernista).
Il mio disaccordo quindi sulla dichiarazione Vendoliana (secondo punto in analisi) viene di conseguenza.
Prodi è l'uomo che ha “sdoganato” l'euro promettendoci che avremmo, grazie alla moneta unica, lavorato tre giorni e guadagnato per sei … è stato con D'Alema l'iniziatore dell'attacco ai diritti dei lavoratori e uno dei principali interpreti dell'affossamento dell'art.18 (quello originale).
Prodi è un democristiano assoluto … e proporlo in pariglia a Landini come Anti Renzi è “la solita minestra” del “meno peggio” che tanto male ha fatto alla sinistra e che l'ha accompagnata in questo angolo a credibilità nulla.
Il fatto, purtroppo, che queste eventualità siano accarezzate da molti “addetti ai lavori”, abituati ed assuefatti alla logica già citata del Meno Peggio, forse avvicinerà il partito dei Vendola, Landini e Prodi dei Ferrero e dei Civati, ma allontana a mio ancora una volta umile parere l'Area di Progresso e Civiltà

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